ballerina pensierosa

Come unire rigore e benessere nella danza

Per anni ho pensato che, per essere una brava ballerina, dovessi ignorare i miei limiti e i segnali del mio corpo. Primi tra tutti, la fame e la stanchezza.

Poi, grazie al tempo e all’esperienza, ho imparato che essere disciplinati non significa dimenticarsi dei propri bisogni.

Prima di essere danzatori, siamo esseri umani.

Ho trascorso gli ultimi vent’anni della mia vita tra sale di danza, corridoi e camerini di accademie e teatri prestigiosi in tutto il mondo.

Ho notato che i ballerini sono accumunati da un aspetto in particolare: il conflitto tra perfezione e salute mentale.

In questo articolo troverai:

– La mia esperienza dal Teatro alla Scala a Praga

– Cosa significa davvero “disciplina consapevole

5 strategie pratiche per coniugare arte e benessere

– Come coltivare una mentalità sana anche in ambienti competitivi

Cosa è cambiato dalla scuola al teatro

Ho iniziato a studiare danza classica all’età di cinque anni presso la scuola Aurino e Beltrame di Palermo, e ho vissuto i primi dieci anni dei miei studi con gioia e serenità. Mi divertivo con i compagni di corso, esprimevo le mie emozioni attraverso il movimento, mi innamoravo della danza ogni giorno di più. Non mi paragonavo agli altri e non mi interessava essere la migliore: infatti, non avevo alcuna intenzione di diventare una ballerina professionista da grande.

A quindici anni le cose sono cambiate. Ho iniziato a partecipare ai primi concorsi e a vincere le prime borse di studio presso accademie prestigiose. Pian piano, la danza guadagnava importanza nella mia vita finché, un giorno, nacque in me il desiderio di diventare una ballerina.

Fui ammessa alla Scuola di Ballo della Scala e lì studiai per tre anni, fino al mio diploma a maggio del 2018. Durante il mio percorso in Accademia, riscontrai alcune difficoltà nel conciliare l’ambizione e il perfezionismo con la mia salute mentale e fisica. Nello specifico, mi ritrovai spesso a paragonarmi alle altre allieve, a controllare il cibo con più rigore per paura di “esagerare”, a stressarmi per gli esami, a sacrificare il riposo per dedicare più tempo allo studio. Nel complesso, l’ago della bilancia oscillava molto, ma senza mai sbilanciarsi.

Arrivai a toccare il fondo quando, una volta diplomata, iniziai a cercare lavoro e a partecipare alle audizioni per le compagnie professionali. In quel momento, decisi di sacrificare tutto pur di coronare il mio sogno, a cominciare dalla mia salute. Sviluppai un disturbo alimentare, che si protrasse durante i mesi in cui lavorai nel corpo di ballo del Teatro San Carlo, e continuò fino al mio secondo anno a Praga.

Ho intenzione di approfondire il tema dei disturbi alimentari nel mondo della danza in futuro. Per il momento, tengo a sottolineare che in quel periodo l’ago della bilancia era completamente crollato verso il perfezionismo, e che mi ci sono voluti due anni per risollevarlo e ritrovare l’equilibrio.

Le mie giornate erano interamente dedicate alla danza. Mangiavo poco per mantenere un peso eccessivamente magro e non sano; mi allenavo tanto, restando da sola in sala danza anche quando le prove erano finite; non mi riposavo abbastanza e non mi concedevo mai di “sgarrare”.

Tutto questo rigore era mosso dalla mia grande passione per la danza: la gioia di essere riuscita a diventare una ballerina professionista era così grande che, in quel periodo, non mi accorgevo nemmeno di avere un problema.

Una volta entrata nella compagnia del Teatro Nazionale di Praga, mi resi conto di essere arrivata al limite e che avevo creato una vita dai ritmi insostenibili. In più, avevo perso il ciclo mestruale, e l’idea di star compromettendo il mio corpo e la mia salute fu la scintilla che accese in me il desiderio di guarire.

Perché disciplina e benessere sembrano nemici (ma non lo sono)

Guardando indietro alle esperienze che ho vissuto, alle vicende che ho appena raccontato e alle storie dei danzatori che ho incontrato nel corso di questi vent’anni, è facile per me trovare un comune denominatore: la mentalità diffusa tra artisti: “più soffri, più vali”.

In un ambiente purtroppo non sempre meritocratico, lavorare più degli altri, fino allo sfinimento, sembra l’unica chiave per il successo. Eppure, ignorare la propria salute (fisica e mentale) per troppo tempo significa andare in contro a burnout, infortuni, ansia da prestazione e, come nel mio caso, disturbi comportamentali.

Sembra assurdo pensare che un sogno all’apparenza così innocuo, come quello di diventare una ballerina, mi abbia portata (quasi) involontariamente a compromettere la mia salute.

In realtà, disciplina e benessere possono coesistere: questo concetto si definisce disciplina consapevole.

Disciplina consapevole significa trovare un equilibrio tra il lavoro e il riposo, riconoscendo l’importanza di entrambi. Significa riconoscere i propri limiti e imparare ad accettarli e a conviverci. Significa smettere di focalizzarsi troppo sui propri punti di debolezza, e cominciare a valorizzare i propri punti di forza che ci distinguono dagli altri.

5 strategie per unire rigore e cura di sé

✅ 1-Riconosci i tuoi bisogni fisici e mentali

Ascolta il tuo corpo e non ignorare i suoi segnali. Se hai fame, mangia: è il tuo corpo che ti chiede energia. Se hai sonno o sei stanco, riposati: tornerai in pista più carico domani.

Mangiare a sufficienza e in modo bilanciato è di fondamentale importanza per fornire ad ogni cellula del nostro corpo i nutrienti di cui ha bisogno. Saltare i pasti o mangiare poco non permetterà ai tuoi muscoli di crescere; comprometterà il tuo livello di energie e di concentrazione durante le lezioni, le prove e gli spettacoli; e potrebbe anche, come è successo a me, bloccare funzioni importanti come il ciclo mestruale.

Se ti riposi e ti prendi delle pause, non significa che sei debole: il riposo è parte dell’allenamento. Il nostro corpo ha bisogno di 8/10 ore di sonno a notte per rigenerarsi e ricaricarsi in modo corretto.

✅ 2-Crea routine flessibili, non rigide

La tua passione non deve diventare una prigione. Organizza le tue giornate in modo efficace per supportare i tuoi allenamenti e non soffocarti in una fatica continua.

Ad esempio, io dedico la mattinata alla lezione di danza classica e al mio allenamento in palestra, e il primo pomeriggio alle prove. Alla sera cerco sempre di riposarmi, divertirmi e distrarmi. Quando ho il giorno libero, non penso alla danza nemmeno per un istante, mi godo il cibo che mi piace e il tempo con le persone che amo.

✅ 3-Sostituisci l’autocritica con l’auto-osservazione

Ricorda che il tuo corpo non è una macchina: applicare troppa pressione può condurre all’autodistruzione. Devi essere ambizioso, esigente, appassionato e costante, ma non criticarti troppo se non riesci a ottenere subito i risultati che cerchi. Il progresso si ottiene migliorando dell’1% ogni giorno: anche se ti sembra di non fare passi avanti, in realtà li stai già facendo. Sii paziente e costante, osserva il tuo corpo, le sue reazioni e i tuoi comportamenti per accorgerti dei piccoli miglioramenti quotidiani.

Ti consiglio in questo caso di cominciare a tenere un diario, se già non lo fai. Io faccio “journaling” da anni: annoto eventi ed esperienze importanti, emozioni che non voglio dimenticare. Nell’ambito del mio lavoro, mi segno ogni progresso, seppur minimo. Alla fine dell’anno, il cambiamento diventa magicamente palpabile.

✅ 4-Coltiva la tua identità oltre la performance

Se qualcuno mi avesse chiesto “Chi sei?” qualche anno fa, avrei risposto “Una ballerina”.

Quando mi pongono questa domanda oggi, rispondo: “lavoro come ballerina, ma sono anche scrittrice, content creator, youtuber, attivista per i diritti degli animali, lettrice, cuoca, fan di Billie Eilish e appassionata di musica”.

E tu, chi sei quando non balli?

Il nostro valore personale non dipende solo dai risultati artistici. È di fondamentale importanza trovare altre passioni e hobby da coltivare e che ci permettano di distrarci dalla danza, di esplorare il mondo che ci circonda e di alleviare lo stress. Da quando mi dedico a mille altre cose, riesco persino ad apprezzare meglio la danza perché non è più l’unico fulcro attorno cui ruota la mia vita. In passato, quando una lezione o una prova di danza andava male, mi sentivo finita. La mia giornata si colorava di nero e la mia vita non aveva più un senso. Oggi, imparo dai miei errori e passo avanti. D’altronde, la danza non è più l’unica cosa che mi rende felice.

✅ 5-Circondati di energia positiva (anche online)

Seleziona con cura i tuoi insegnanti, gli amici con cui trascorri il tuo tempo e i modelli a cui ti ispiri.

Se il tuo insegnante di danza fa commenti inappropriati sul tuo fisico, non ti segue come meriteresti e ti fa sentire a disagio o fuori posto, cercane un altro che ti rispetti.

Se le persone che ti circondano ti giudicano, ti escludono o si atteggiano da superiori, evitale, non ascoltare i loro pettegolezzi e cerca altri amici veri e leali. Nel mondo della danza, la competizione è talmente alta che ormai è diventato quasi impossibile trovare persone genuine. Ma non preoccuparti, ci sono ancora. Meglio un solo amico vero che mille rapporti d’amicizia falsi e superficiali.

Spero che questi consigli ti saranno utili e che tu abbia trovato questo articolo interessante. Puoi lasciarmi un commento, se ti va, per farmi sapere quale di questi punti ti risuona di più🌹

Se vuoi ricevere altri spunti di riflessione del genere, ti invito a iscriverti alla mia Newsletter e al mio canale YouTube 📩

Infine, se ti piacerebbe leggere la mia storia per intero, ho scritto un romanzo autobiografico “La bambina che amava danzare” che è ora disponibile su Amazon a questo link: La bambina che amava danzare : Bona, Federica: Amazon.it: Libri

Alla prossima,

Federica❤️

4 commenti su “Come unire rigore e benessere nella danza”

  1. Viviana Mancuso

    Ogni giorno che passa cresce il mio orgoglio nell’assistere, felice, alla tua crescita interiore.
    Tutte le mamme hanno come obiettivo la salute e la serenità dei figli, ma essere tua madre mi ha resa una persona migliore, mi hai insegnato la via da seguire quando la mia mente è persa nei pensieri e nelle delusioni, mi hai insegnato che nulla conta di più al mondo dello stare insieme e che si può essere felici semplicemente godendo della natura.
    Sono certa che la vita ha il serbo per te tantissime gioie, che hai tutte le risorse per affrontare ogni sfida e che nulla e nessuno potrà mai ostacolarti nel raggiungere i tuoi obiettivi e i tuoi sogni.
    Con infinito Amore.
    Mamma

  2. Andrea Steelová

    Hi Federica. ☺️
    I’ve forgotten all words because it’s great! I think it’ll be really helpful for all of us.

    And… you are both so sweet (you and your mom). ❤️

    I’m still a little bit angry with myself – I didn’t say anything more than “Hi” to your parents. I hope one day I’ll get a chance to put it right.

  3. Hi Andrea❤️
    Thank you, I’m glad you like it!
    Don’t worry about it; my parents don’t understand english very well anyway…
    But for sure, in the future, we can meet and talk properly (with me as a translator)😅
    Have a great day🥰

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